giovedì 26 aprile 2018

Professionisti (della loro professione)

Gli Ordini degli Ingegneri e degli Architetti di Torino, ormai un anno fa, hanno licenziato una “piccola guida” (90 pagine) sui lavori edili in condominio e la gestione della salute in sicurezza.  Dai lavori edili a occuparsi di sicurezza dei custodi il passo è – purtroppo – breve, ed ecco spuntare nel testo gli RSPP e i DVR, seppur mascherati dalle foglie di fico di due note a margine (pagg.22-23) che ricordano la vera legge, che non prevede né RSPP né DVR.

E’ certamente difficile da spiegare, se non ci sono riusciti a Torino neppure la Procura e le ASL nel 2009.
Ma noi eroicamente ci proviamo un’altra volta. Perché l’assemblea dei condomini non viene chiamata Consiglio di Amministrazione e l’amministratore CEO del condominio?
Perché il CdA e il CEO sicuramente esistono, ma non nell’ambito condominiale. 
Se l’art.36 comma 3 del d.lgs. 81/08 (leggetelo, è gratis) non richiede che venga comunicato al dipendente il nome del RSPP, è perché il RSPP per il custode non è richiesto dall’art.3 comma 9, così come non è richiesto il DVR.
Volete consigliare una relazione sulla sicurezza del condominio? Chiamatela RSC, Quaderno della Sicurezza, VCS o RAS (così Uppi si arrabbierà), ma non DVR, documento dal contenuto normato e mai rispettabile in condominio.
Volete consigliare un consulente per la sicurezza nel condominio? Chiamatelo CSC, chiamatelo Espertone, chiamatelo come volete ma non RSPP, perché nel condominio questo acronimo – di figura professionale che richiede abilitazione e con obblighi normati – non esiste se non in rarissimi casi (ci vorrebbe una nota a margine), anzi dimostra a) una forma di incompetenza o b) una sottovalutazione del cliente.
E questo sì, che è poco professionale.